ex-arsenale militare

Foto: Michele D'Ottavio

Foto: Michele D’Ottavio

Nel 1582 Antonio Ponte, fabbricante di Polvere da sparo, converte su volere di Emanuele Filiberto la preesistente Molera in Polveriera. In seguito l’ing. Antonio Rubatti progetta l’espansione della Polveriera verso Ponente. La polveriera continuerà a subire modifiche, ampliamenti e trasformazioni nel corso del 700 e dell’800, costituendo un pericolo per le abitazioni circostanti. Il 26 aprile del 1852 si ebbe per combustione spontanea la più violenta esplosione che la Fabbrica delle Polveri avesse mai registrato. La catastrofe fu evitata grazie al coraggioso intervento del sergente polverista Paolo Sacchi, che evitò che 40.000 chilogrammi di polveri da sparo prendessero fuoco. A causa di tale scoppio, che distrusse in pochi attimi gli edifici e i macchinari della Polveriera, la Fabbrica delle Polveri fu trasferita per far posto al nuovo arsenale.

Il complesso dell’Arsenale Militare viene progettato da Giovanni Castellazzi nel 1860 e concluso nel 1867: è composto di magazzini per lo stoccaggio dei materiali e da una caserma. L’attività del nuovo Arsenale fu a dir poco frenetica sia durante la Prima che la Seconda Guerra Mondiale. Durante il periodo della Resistenza l’edificio fu occupato dai Partigiani, che ne utilizzarono il tetto per controllare l’accesso alla città dal Ponte Mosca. Attualmente il grande complesso dell’Arsenale, di proprietà comunale, è stato quasi interamente recuperato.

Da scoprire:
. Arsenale della Pace (Sermig)
. Cortile del Maglio
. Scuola Holden

Per approfondimenti:
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