Francesco Cirio, l’imprenditore delle conserve di pomodoro e degli ortaggi in scatola, inizia la sua attività nel cuore di Porta Palazzo. Figura intraprendente, con il gusto del commercio, nel 1856 prende in affitto alcuni locali in via Borgo Dora 34 dove fa installare un grande camino e avvia la sua attività conserviera che lo porterà ad essere conosciuto nelle principali piazze ed empori europei.
Il nome dei “pelati Cirio” precede per fama quello dello stesso Francesco Cirio.
A Porta Palazzo si trova una via a lui intitolata e una lapide monumentale, posta in piazza della Repubblica all’imbocco con corso Giulio Cesare.
Nell’ambito del bando viadellafucina2013 dell’associazione Kaninchenhaus, il format di residenza artistica che propone un gemellaggio tra artisti italiani e stranieri per lo sviluppo di progetti sull’area di Porta Palazzo, sarà sviluppato il progetto Il sogno di Francesco Cirio: “un percorso dedicato al geniale innovatore che rivoluzionò la storia della conservazione del cibo e una ricerca sulla “qualità” degli elementi che attraversano il cavo orale, cibo e parole.”